Coriandoli, stelle filanti, colori sgargianti, schiume e bombolette spray. La festa del divertimento si avvicina. Signore e signori, largo spazio al Carnevale. Antichissimo e atteso soprattutto dai bambini per praticare il detto “A Carnevale, ogni scherzo vale”. Meno noto è il suo significato: la parola Carnevale è una composizione di “carne –levare” Festa di origine cristiana, sottolineava l’ultima possibilità di nutrirsi di carne prima di entrare nel periodo della Quaresima, noto per castità e rigidità. Ma dove nasce il Carnevale? In quale città? Resti storici dimostrano che il suo antenato era già presente nell’antica Roma con le Saturnia, ma per rimanere nell’epoca moderna, andiamo nella Firenze dei Medici per trovare delle grandi mascherate accompagnate da canti e odi che ben sposavano il clima festoso della Toscana. Proprio in questa regione ancora oggi risiede uno dei carnevali più famosi al mondo: Viareggio. Mecca per il divertimento e l’arte con i suoi rioni e maschere satiriche che non deludono mai. Di fama internazionale e semplicemente unico nella sua eleganza, tipologia di tessuti, tinte e fedeltà alla tradizione è sicuramente Venezia. Ancora oggi si presenta al pubblico nel Giovedì grasso il “volo del turco” : un funambolo che nel 1800 si travestiva da orientale compiendo un volo fino al doge per offrirgli un mazzo di fiori e una poesia. Di grande pericolosità e per questo amato dal pubblico. Oggi è una colombella a interpretare il ruolo che apre le proprie ali lasciando cadere i coriandoli. Ultima città italiana è Ivrea dove simpaticamente ogni anno si sfidano 9 squadre, tirandosi arance! E nel mondo? Subito ci sogniamo in Brasile: Rio de Janeiro è sicuramente una capitale per il Carnevale. Originatosi nel XIX secolo con lo scopo di imitare i balli europei, è stato travolto dalla Samba ballata da statuari corpi femminili e maschili. Una bomba di colori e di energia, è il carnevale più conosciuto al mondo che riflette lo spirito di una nazione. Influenzato dalla fortissima immigrazione è il carnevale statunitense di S.Francisco dove il Martedì grasso viene letteralmente tradotto in “Fat Tuesday” e che propone una gastronomia degna di ogni trasgressione; la stessa che si può ritrovare a New Orleans, in Louisiana. In passato aveva la funzione di un “ballo delle debuttanti” per le giovani donne, oggi le celebrazioni si concentrano in due settimane prima del mercoledì delle ceneri e le protagoniste sono le “carnival krewe” che lanciano fac simili di monete e banconote di dollari oltre che dolciumi e piccoli giochi. Se le maschere vi stanno strette, è la Maslenica russa ad affascinarvi anticipando il periodo quaresimale; il divieto? l’abolizione dei latticini , uova e carne. E’ questa quindi l’occasione per gustare le bliny, frittelle dolci a base proprio di latte e uova. In tutte le sue espressioni e in tutti i suoi confini, il carnevale ha però un solo e grande protagonista: il divertimento!
di Elena Frattaroli