L’Irlanda è uno smeraldo incastonato fra mari e oceano, ricca di prati di un verde meraviglioso, scogliere imponenti, leggende affascinanti e innumerevoli spunti di importanza storica e letteraria. Il Paese Verde ha infatti dato i natali a scrittori e poeti di notevole rilevanza, quali il premio Nobel William Butler Yeats, l’esteta controverso Oscar Wilde, lo sperimentatore e modernista James Joyce e Bram Stoker, autore di uno dei più celebri romanzi gotici.
L’impronta lasciata da questi e altri autori sul suolo irlandese è ancora oggi rinvenibile praticamente in ogni parte del Paese, ma è soprattutto Dublino a concentrarne le testimonianze. L’Unesco ha sancito questa peculiarità assegnandole il titolo di “Città della letteratura”; un’iniziativa nata nel 2004 e che premia le città in grado di distinguersi in campo letterario per quantità, qualità e diversità di opere pubblicate, nonché per la presenza di festival a tema, librerie e biblioteche.
Il primo capitolo sull’atmosfera letteraria di Dublino non può che essere ambientato al Trinity College, complesso universitario in stile georgiano battezzato dalla Regina Elisabetta I nel 1592; un luogo in cui si sono formati autori illustri come il premio Nobel Samuel Beckett, Jonathan Swift e i già citati Oscar Wilde e Bram Stoker. Gli amanti della lettura rimarranno estasiati dalla magnificenza della biblioteca, un’oasi ricca di volumi in cui perdere lo sguardo e la fantasia. Il libro più celebre ospitato da queste mura è Book of Kells, manoscritto medievale in miniatura ma dalle elaborate e raffinate decorazioni, che racchiude al suo interno anche il testo dei Vangeli in latino.
Un altro capitolo importante riguarda la solenne Cattedrale di San Patrizio, una delle due basiliche di natura protestante rinvenibili in Irlanda, nonché testimonianza di arte gotica. L’interno dell’edificio è caratterizzato dalla presenza di vetrate colorate che illuminano gli ambienti, un organo con ben 4000 canne e da antiche mattonelle che accompagnano i passi dei visitatori. Qui riposano centinaia di personaggi di spicco per la storia e la cultura irlandese, tra questi il creatore de I viaggi di Gulliver, ovvero Jonathan Swift, autore e decano della Cattedrale.
Lo stretto intreccio fra la tradizione letteraria della città e la sua veste più moderna è testimoniato dalla presenza di frammenti culturali disseminati in diversi quartieri. Uno dei due ponti che attraversa il Liffey – il fiume che scorre lungo Dublino – prende il nome dell’autore de l’Ulisse (James Joyce); un altro ponte è stato invece dedicato al premio Nobel Samuel Beckett. Camminando per le vie del centro si incontrano le statue di Oscar Wilde, Molly Malone e James Joyce, e si passa accanto alle case di George Bernard Shaw e Bram Stoker.
Il capitolo finale del viaggio in terra d’Irlanda non può che riguardare uno dei suoi prodotti più tipici: la birra. Per avere un punto di vista ludico e didattico sull’argomento, la visita al Guinness Storehouse soddisferà sia curiosi alla ricerca di informazione, che palati assetati. Pezzo forte della visita è la salita al Gravity Bar, il bar più alto d’Irlanda. Se prima di decollare vorrete immergervi nel quartiere più ricco e vibrante di Dublino, il Temple Bar vi aspetterà con i suoi pub, ristoranti e teatri.
Epilogo del soggiorno? La scoperta del celebre verde irlandese al Phoenix Park, una distesa di ben settecento ettari, dove prati e alberi fanno da casa a una colonia di incantevoli daini.
di Fabiana Althea Mazzariello