Chi sei, Venezia? Chi ti ha creata così, unica al mondo? Tante, splendide città cercando di rubarti lo scettro e godono di soprannomi come “La Venezia del Nord”, ma nessuna è come te. Non basta essere attraversata da canali per essere te, non si diventa Venezia per semplice “imitazione”. Niente di personale contro Amsterdam o San Pietroburgo, o Stoccolma, ma lei, la Serenissima, è unica.
Venezia, o Venesia come la chiamano i suoi abitanti, affezionatissimi al loro dialetto, è una città dalla storia millenaria. Repubblica marinara, culla di raffinati artisti, musa di pittori e scrittori, che grazie a lei hanno realizzato le loro opere migliori. L’incantevole regina dell’Adriatico è una città che regala continuamente scorci da togliere il fiato; non esiste angolo di Venezia che non sia pieno di poesia e fascino. Bellezza che si appanna lentamente e fascino intatto; decadenza e opulenza; sfarzo e modestia; cosmopolitismo e dialetto. Venezia è una contraddizione vivente, è il bianco e il nero, la nebbia che l’avvolge alle prime luci del mattino e l’esplosione del sole nel primo pomeriggio, che rende impossibile guardare il mare. Venezia, dove la terra e il mare si incontrano fino a diventare una cosa sola.
Parlare di Venezia significa, prima di tutto, parlare di Piazza San Marco, la sola di tutto il centro storico ad essere difinita “piazza”; già, perchè a Venezia ci sono campi e campielli, ma non piazze. San Marco è celebre per il Palazzo Ducale, la Basilica e il Campanile, da cui si gode di una vista assolutamente breathtaking su tutta la città. La basilica, situata esattamente al centro della piazza, è rivestita di mosaici che raccontano gli episodi salienti della storia della Serenissima; l’interno e l’esterno, ricchi di mosaici ed elementi d’oro, che la fanno assomigliare alle chiese ortodosse. Il Palazzo Ducale, sede del governo venziano, è stato costruito nel XV secolo con marmo istriano; ora è un museo e al suo interno sono custodite opere di inestimabile valore. Imperdibile la visita alla Sala del Maggior Consiglio e ai celebri Piombi, le antiche prigioni veneziane. Possiamo forse non citare la basilica di Santa Maria della Salute? Eretta a Punta della Dogana come ex voto alla Madonna affinché liberasse Venezia dall’epidemia di peste del 1630, la basilica attira ogni decine di migliaia di turisti, grazie alla sua imponenza e alla sua posizione privilegiata sul Canal Grande. Assolutamente imperdibile sono l’Arsenale, il cuore dell’industria navale veneziana, e il Ghetto, situato nel sestiere di Cannaregio e attuale sede della Comunità Ebraica di Venezia.
A rendere Venezia famosa in tutto il mondo sono stati anche i suoi palazzi e i suoi punti, veri capolavori architettonici e artistici. I palazzi, edificati nei secoli d’oro dela Serenissima, hanno spesso preso il nome dalla famiglia che ne ha ordinato la costruzione, e sono una testimonianza della ricchezza e del lusso veneziano. Tra i più conosciuti ci sono Palazzo Grassi, affacciato direttamente sul Canal Grande, Palazzo Vendramin Calergi, oggi sede del Casinò, anch’esso affacciato sul Canal Grande e Ca’ Foscari, oggi sede della rinomata università cittadina. I ponti sono un elemento fondamentale a Venezia, a causa della sua conformazione; in tutta la città ce ne sono circa 400 e attraversano 176 canali, collegando le 118 isole che compongono questa città unica nel suo genere. I più importanti – e conosciuti – sono il Ponte della Libertà, che collega il centro della città con la terraferma e permette il pasaggio del traffico su gomma e su rotaia, arrivando alla stazione di Santa Lucia, e i quattro punti che attraversano il Canal Grande. Il Ponte della Costituzione è il più recente e deve la sua costruzione all’archistar iberica Santiago Calatrava; è un ponte moderno, che spicca e contrasta con l’architettura tipica veneziana, e proprio per questa sua diversità ha sollevato non poche polemiche; il Ponte degli Scalzi, detto anche ponte della stazione per la sua vicinanza a Santa Lucia; il Ponte dell’Accademia, nella parte su del Canal Grande, collega la chiesa di San Vidal a quella di Santa Maria della Carità. Ne manca uno, vero? Il Ponte di Rialto, uno dei simboli di Venezia nel mondo e forse il ponte più famoso della città. Completato nel 1591, è il più antico ponte che attraversa il Canal Grande. Ai lati delle due scalinate si incontrano decine di piccoli negozi e splendide gioiellerie, mentre nel periodo di Carnevale i negozi e le bancarelle intorno al ponte si riempiono delle maschere che rendono il Carnevale di Venezia il più bello del mondo.
Venezia sono le sue isole e il loro patrimonio di saperi antichi e artigianali: due esempi sono Murano e Burano, che con vetro e pizzi hanno saputo farsi conoscere e apprezzare dal mondo intero. Murano conta attualmente 4.500 abitanti ed è una delle aree maggiormente popolate della Laguna. Ricca di monumenti, Murano deve la sua fama alla lavorazione del vetro e alla bravura eccezionale dei maestri, che realizzano capolavori la cui bellezza è pari solo alla loro fragilità. Per i tantissimi turisti che ogni giorno sbarcano a Murano, c’è la possibilità di assistere in persona alle dimostrazioni da parte dei mastri vetrai. Da Murano si può raggiungere Burano, l’isola dei pizzi e dei colori. La scuola di merletto risale al XV secolo e tuttora il pizzo di Burano è rinomato in tutto il mondo per la sua qualità e per l’incredibile livello tecnico dei tessitori. Perché l’isola dei colori? Per le sue case, dipinte a colori vivacissimi, grazie ai quali spiccano nella soffusa luce lagunare. Ancora non è chiaro il perché le case siano cosi colorate; le due ipotesi più accreditate sostengono che fosse un modo, per barcaioli e pescatori, di ritrovare la propria casa in caso di nebbia, ma qualcuno sostiene che il colore dipendesse dalla famiglia. Essendo diffusi pochi cognomi, a Burano, il colore sarebbe servito a distinguere una famiglia dall’altra.
Come muoversi a Venezia? A piedi, se avete voglia di camminare e perdervi nell’intricato reticolo di calle e rii – dotatevi di una buona mappa e affinate il più possibile il senso dell’orientamento, Venezia è un magnifico quanto complicato labirinto – in vaporetto, se volete ammirare la città da un’altra prospettiva, o perché no, dalla gondola! Un romantico tour tra i canali, accompagnati dalla voce – chissà se soave, intonata o semplicemente simpatica – del gondoliere, che allieterà la vostra passeggiata con canti popolari rigorosamente in veneziano. E per concludere degnamente, un bel brindisi a base degli ottimi vini veneti, da accompagnare ai gustosi piatti tipici della cucina veneziana, godendo dell’atmosfera della città pià unica che ci sia.
di (Martina Porzio)