Proprio come l’origine del paese “Portus Delphini” è riconducibile all’antica civiltà romana è proprio alle anfore contenenti vino rinvenute nei galeoni della stessa epoca che Pierluigi Lugano, proprietario dell’azienda vinicola Bisson di Chiavari, si è ispirato per la sua geniale creazione: “Abissi” lo spumante sommerso.
Seimilacinquecento bottiglie adagiate sul fondale dell’area marina protetta di Portofino, cullate dal mare alla profondità di 60 m per ben 18 mesi, fino al completamento del processo di fermentazione. Perlage appena percettibile, profumi floreali e note minerali prolungate, è questo il risultato dell’azione della natura che lo rendono uno spumante unico e frizzantino proprio come Portofino, icona dell’Italia glamour, ma anche dell’Italia nascosta, quella che molto spesso ignoriamo fermandoci alla superficie di ciò che ci circonda. Il “paese dei delfini” non è solo il mito delle grandi ville sorte a partire dal XIX sec., è molto, molto di più, e questo lo si nota subito, fermandosi ad osservare la baia dal piazzale della magnifica Chiesa San Giorgio, scorgendo la schiera di case colorate che affollano il lungomare, proteggendo fiere i vicoli che conducono nella parte più interna del luogo, tra botteghe culinarie ed artigianali, per poi condurci alla celeberrima piazzetta, che dagli anni ’50 è diventata il nido di artisti e attori provenienti da tutto il Mondo.
A Portofino convivono armoniosamente lussuosissimi yacht e negozi di grandi stilisti con angoli rurali e architetture da favola, come la fortezza Castello Brown (XVII sec.) Per gli appassionati degli sport subacquei Portofino risulterà sicuramente in paradiso in cui nuotare lungo le scoscese scogliere, su praterie di posidonia, per raggiungere luoghi di particolare interesse come il relitto della “Mohawk Deer”.
Sara Mancini