L’omaggio pop a Leonardo durante la Milano Food City
Nell’anno focalizzato sui 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, numerosi eventi hanno coinvolto svariate associazioni ed enti meneghini per rendere questa celebrazione qualcosa di unico. È il caso, ad esempio, de I piatti di Leonardo, uno show cooking da mille e una notte realizzato a Palazzo Bovara dal Circolo del Commercio di Confcommercio.
Milano ha approfittato della presenza di 100 chef provenienti da tutto il mondo per la presentazione di Melius (network dei Best e Leading ristoranti italiani, che si occupa di promuovere le migliori offerte di ristorazioni italiane all’estero) e della Giornata Mondiale della Cucina Italiana, che hanno stuzzicato le papille gustative dei presenti con prelibatezze di ispirazione rinascimentale.
Rinascimento a tavola, un amore incondizionato
È ormai noto che il periodo del Rinascimento avesse fatto del food una vera e propria arte, portando in auge la creatività e facendosi portavoce dell’alta cucina italiana al massimo grado di raffinatezza e prestigio. Il Cinquecento poteva vantare i cuochi più abili di sempre, quelli che amavano osare, provocare e stupire anche i palati più esigenti, giocando con il cibo e le spezie come fossero delle amanti perfette.
Ovviamente vi erano delle differenze notevoli tra i lussureggianti banchetti dei ricchi, dove il modus vivendi si esprimeva tramite i fasti dell’arte gastronomica con abbondanza di selvaggina, pesce, bouquet di frutta fresca, e le tavole delle classi sociali inferiori, che invece facevano largo uso di legumi e verdure.
Leonardo: il genio che venerava il buon cibo
Il lifestyle di Leonardo Da Vinci dovrebbe essere fonte d’ispirazione per molti, dedito al viver bene e rispettoso nei confronti di ogni forma di vita, tanto che alcuni avrebbero insinuato fosse stato vegetariano. Per rendere omaggio anche a questa sua passione, dieci chef, di cui 6 stellati, hanno selezionato proprio dieci elementi culinari amati dal genio, reinterpretandoli al fine di realizzare dei piatti pensati ad hoc per un degno banchetto rinascimentale. Lo show cooking è stato condito dagli interventi della scrittrice Marina Migliavacca Marazza, grande esperta di Leonardo, che ha ammaliato i presenti con approfondimenti culturali inediti sul celebre artista.
I piatti di Leonardo
“Un involtino d’acciuga in cima a una rondella di rapa scolpita a mo’ di rana”: preparazione di Felice Lo Basso (Felix, Milano*)
“Un’altra acciuga avvolta attorno a un broccolo”: preparazione di Angelo Sabatelli (Angelo Sabatelli, Putignano, Bari*)
“Un cuore di carciofo”: preparazione di Heros De Agostinis (Beck at Brown’s*, Londra)
“Una carota bellamente intagliata”: preparazione di Donato De Santis (Cucina Paradiso, Buenos Aires)
“Due mezzi cetrioli su una foglia di lattuga”: preparazione di Armando Codispoti (Osteria Rossini, Beirut, Libano)
“Un petto d’uccello”: preparazione di Davide Caranchini (Materia, Como*)
“Un uovo di pavoncella”: preparazione di Luigi Taglienti (Lume, Milano*)
“Un testicolo di pecora con panna (freddo)”: preparazione di Nicola Cavallaro (Un posto a Milano)
“Una zampa di rana su una foglia di tarassaco”: preparazione di Tano Simonato (Tano passami l’olio, Milano*)
“Uno stinco di pecora cotto, con l’osso”: preparazione di Marco Bottega (Aminta, Genazzano – Roma*)
Un’atmosfera unica e un percorso gustativo che ha lasciato davvero senza parole.
di Agnese Pasquinelli