Vintage… abiti vintage, accessori vintage, mobili vintage, automobili e moto vintage… sembra proprio che il “vintage” sia dilagato in qualsiasi settore e, da moda passeggera quale molti l’hanno classificato, sia diventato un vero e proprio modus vivendi a 360°.
Se provaste a digitare questa parola su Wikipedia, la definizione che trovereste sarebbe: “Vintage […] è un attributo che definisce le qualità ed il valore di un oggetto indossato e/o prodotto almeno vent’anni prima del momento attuale, e che può altresì essere riferito a secoli passati senza necessariamente essere circoscritto al Ventunesimo secolo. Gli oggetti definiti vintage sono considerati oggetti di culto per differenti ragioni tra le quali le qualità superiori con cui sono stati prodotti, se confrontati ad altre produzioni precedenti o successive dello stesso manufatto, o per ragioni legate a motivi di cultura o costume. Il vocabolo deriva dal francese antico vendenge (a sua volta derivante dalla parola latina vindēmia) indicante in senso generico i vini d’annata di pregio.” E ancora: “Il termine coniato inizialmente per i vini vendemmiati e prodotti nelle annate migliori, è poi diventato sinonimo dell’espressione d’annata. Successivamente applicato anche per altri oggetti che sarebbe qui riduttivo elencare […]”.
Ecco quindi spiegato il motivo per cui la Vintage Collection 2009 di Ca’ del Bosco è da considerarsi qualcosa di veramente speciale. Ma spieghiamo meglio di cosa si tratta. La Vintage Collection, trilogia di un millesimo, presentata per la prima volta nell’ottobre dello scorso anno con il millesimo 2008, è la reinterpretazione dei primi tre Franciacorta prodotti da Ca’ del Bosco a metà degli anni Settanta: “Brut”, “Dosage Zéro” e “Satèn”. Oggi come allora, rappresentano il meglio di quanto una terra, la Franciacorta (Erbusco, Brescia) appunto, abbia saputo generare grazie all’abilità dell’uomo.
I Franciacorta Vintage Collection sono il frutto di un’accurata selezione delle uve e di una sapiente vinificazione condotta nel pieno rispetto del Metodo Ca’ del Bosco. Le uve, appena raccolte a mano in piccole cassette, vengono classificate e raffreddate. Ogni grappolo viene selezionato da occhi e mani esperte, per poi beneficiare di esclusive “terme degli acini”: un particolare sistema di lavaggio e idromassaggio dei grappoli, tramite tre vasche di ammollo e un tunnel di asciugatura.
Dopo la pigiatura in assenza di ossigeno, tutti i mosti dei vini base fermentano in piccole botti di rovere. Per ricercare la massima complessità aromatica e potenza espressiva, senza perdere eleganza, l’elevage in botte ha una durata di soli 5 mesi. Una coppia di serbatoi volanti permette il travaso dei vini per gravità, dalle piccole botti ai serbatoi di affinamento. Trascorsi 7 mesi dalla vendemmia si procede alle creazione della cuvée.
Un’altra particolarità della Vintage Collection è la forma della bottiglia. Tradizionale, ma più allungata, per dare ai lieviti una maggiore superficie su cui adagiarsi e meglio esprimersi. Il vino può anticipare così il raggiungimento della perfezione. Il dégorgement avviene in assenza di ossigeno, utilizzando un sistema unico al mondo, ideato e brevettato da Ca’ del Bosco. Questo evita shock ossidativi e ulteriori aggiunte di solfiti, rendendo il prodotto più puro, più gradevole e più longevo.
La Vintage Collection 2009 è composta da:
Vintage Collection Brut 2009 – è il risultato di una sapiente unione di 26 vini base di Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero che conferiscono al prodotto finito un particolare profilo, ricco e complesso. La maggior percentuale di Pinot Nero gli dona potenza e nobiltà, ulteriormente rafforzate da un lungo affinamento in bottiglia.
Vintage Collection Dosage Zéro 2009 – è la ricercata unione di 25 vini base di Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero che gli conferiscono un particolare profilo, puro e sincero, frutto della migliore espressione del terroir e dell’uomo che ne ha intuito il carattere e le potenzialità.
Vintage Collection Satèn 2009 – è il frutto dell’assemblaggio di 18 vini base di Chardonnay e Pinot Bianco. L’aggiunta di zuccheri al tirage in quantità minore rispetto agli altri Franciacorta gli dona cremosità, un particolare ed elegante profilo e una raffinata morbidezza.
Che dire… è ora di brindare!
Daniela Lozza