Un piccolo gioiello nel cuore dell’Austria, affacciato lungo il fiume Salzach: Salisburgo è una di quelle pittoresche città che sembrano essere un po’ fuori dal mondo. Inutile dire che durante le festività natalizie la città diventa ancora più magica, tra mercatini di natale, piste di pattinaggio e musicisti che propongono melodie natalizie ad ogni angolo delle strade.
Il mercato sulla Dom Und Residenzplatz nasce come un mercato delle pulci nel 1491, per poi trasformarsi durante gli anni in un mercato prenatalizio: casette di legno e bancarelle illuminate, piene di candele, giocattoli di legno, articoli in vetro, guanti e sciarpe. Ma anche prodotti gastronomici, dai krapfen alle mele candite, passando per il panpepato, zuppe fumanti, strudel e vin brulè.
Nel cortile del castello di Hellbrunn potrete trovare altri stand dove fare incetta di specialità gastronomiche, oggetti di artigianato locale e addobbi natalizi fatti a mano. Se non vi basta, andate a visitare le corti della Fortezza Festung Hohensalzburg, dove potrete gustare bevande calde e dolci tipici austriaci: da quassù vi godrete una vista mozzafiato della città che vi lascerà senza parole!!
Restando in tema gastronomico, merita una sosta l’Hotel Sacher, dove potrete mangiare la migliore torta Sacher della città! Un’altra meraviglia di Salisburgo (forse la più moderna di tutte) è l’Hangar7, uno spazio concepito da Mr. RedBull (alias Mr. Dietrich Mateschitz) per accogliere i veicoli dei Flying Bulls. Oltre ad essere una sorta di museo per velivoli storici, è anche uno spazio dedicato a mostre d’arte, feste ed eventi super glamour.
Al piano terra si trovano il Carpe-Diem Lounge cafè e l’Ikarus, uno dei migliori ristoranti d’Europa, dove ogni mese uno chef stellato prende in mano le redini della cucina, portando il suo personale contributo.
E per non farsi mancare niente, un giro di shopping lungo la Getreidegasse Strasse, dove troverete boutique esclusive di brand internazionali, ma anche negozi dove acquistare i tipici abiti austriaci e souvenir di ogni genere.
di Irene Panchetti