New York è la città più visitata degli Stati Uniti d’America. Un primato quasi scontato, in quanto è risaputo che questa Metropoli rientri nei sogni della maggior parte dei viaggiatori mondiali, con un movimento di 12 milioni di turisti registrati nel 2016. Basti pensare che gli arrivi internazionali negli Stati Uniti, nel corso degli ultimi otto anni, siano cresciuti del 35 per cento.
Contrariamente ai dati positivi, il trend si sta capovolgendo a causa dell’amministrazione Trump e della sua posizione restrittiva (firmata poche settimane fa) nei confronti degli ingressi nel Paese che giustifica con motivi di sicurezza dei confini, impedendo di fatto lo spostamento da alcuni stati verso l’America.
E l’effetto è stato immediato sui movimenti in entrata non solo delle persone, ma anche di denaro. La politica di immigrazione e i tassi di cambio incidono notevolmente sulle scelte del viaggiatore medio proveniente dall’Europa, dal Medio Oriente e dal Messico, ripercuotendosi sull’economia dell’intera Città. New York dovrà quindi affrontare delle battute d’arresto, secondo i dati delle statistiche della Oxford Economics Company, nonostante l’aumento complessivo dei turisti sul suolo statunitense.
La NYC & Company, invece, sosterrà delle attività di advertising rivolte ai principali mercati internazionali come Regno Unito, Germania, Spagna e Messico, attraverso lo slogan “New York City – Accogliendo con piacere il Mondo.” Adam Sacchi, presidente dell’ Economia del Turismo, ha invece spinto su un lavoro intensivo dei tour operator e partner aerei anche mediante canali personali, sempre per diffondere tale messaggio verso la Grande Mela.
di Silvia Fabris