L’Arteterapia si basa sulla centralità della dimensione espressiva all’interno del processo artistico. Questa potenzialità dell’arte permette di farci entrare in contatto con dimensioni dell’esperienza che faticano ad emergere con le sole parole. Inoltre, consente di dare loro forma e colore e di tradurle in un codice condivisibile.
La nascita dell’Arteterapia
Fin dai tempi antichi la storia delle arti creative si è spesso intrecciata con quella della salute mentale. Gli antichi Greci credevano che il teatro e la musica potessero favorire la catarsi e aiutassero a liberare le emozioni represse. Dal Rinascimento l’opera d’arte viene considerata come una sorta di strumento terapeutico che consente l’esprimersi di una realtà che, altrimenti, avrebbe potuto portare alla follia. Nel XX secolo si delinea la concezione di arteterapia così come viene intesa oggi grazie all’avvento della psicoanalisi e al contributo di Freud e Jung. L’opera artistica è considerata l’espressione dell’inconscio e come un derivato del processo di sublimazione degli istinti di base. Le immagini esprimono i conflitti e i tormenti interni, che in questa nuova veste appaiono più comprensibili, e quindi più facilmente interpretabili. La relazione terapeuta-paziente gioca un ruolo importante nel processo terapeutico e il prodotto artistico diviene lo strumento che rafforza tale relazione.
Nel cuore dell’Arteterapia
L’Arteterapia favorisce la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità, rendendo possibile l’integrazione di tutte le risorse di cui disponiamo per poter vivere meglio. I materiali e le tecniche che il paziente utilizza gli consentono di esprimere, plasmare ed esternare il mondo interiore. Attraverso la relazione con il terapeuta la persona può raggiungere una nuova visione di tale difficoltà, poiché affiancata nella comprensione e risoluzione delle proprie problematicità. L’arteterapeuta deve saper accogliere, legittimare e amplificare i messaggi dell’altro con parole, disegni e consigli. Infatti, quello che conta è la comprensione e l’accettazione di ciò che il paziente intende comunicare con la propria opera. Ciò che viene prodotto non subisce interpretazioni, poiché si estrapola il significato attraverso il colloquio, cosicché il paziente possa ricercare il messaggio della propria creazione. L’Arteterapia svolge dunque la funzione non solo di trattamento di eventuali patologie, ma anche di trasformazione, evoluzione e di crescita personale dell’individuo.
L’arte è uno strumento potente che consente di esprimere la nostra interiorità, non sopprimiamolo, ma lasciamo che prenda la sua forma!
di Alice Garzonio