Molti sono gli studi che hanno analizzato la tendenza piuttosto diffusa nell’universo femminile a fingere l’orgasmo durante il sesso. Le motivazioni sono diverse, ma la più rilevante, secondo un recentissimo studio condotto dal Dott. Bernorio su un campione di 1264 donne di età compresa tra i 18 e i 50 anni, sembra essere il desiderio di non deludere le aspettative del partner.
Una ricerca del 2010 ha evidenziato come ben il 90% degli uomini del campione considerato dichiarassero di essere preoccupati di capire se la propria partner raggiungesse o meno l’orgasmo durante i rapporti. Sembra quindi che l’atteggiamento maschile condizioni significativamente la tendenza femminile a fingere l’orgasmo.
Se nella maggior parte dei casi la simulazione orgasmica ha un effetto negativo sul benessere sessuale della donna e della coppia (se si finge una volta si è costrette a fingere per sempre), esistono anche situazioni in cui la simulazione del piacere può aiutare la donna a lasciarsi andare all’orgasmo.
A questo proposito, molto interessante è una ricerca pubblicata nel 2014 su “Archives of Sexual Behavior” che ha indagato le motivazioni alla base della simulazione orgasmica (The Faking Orgasm Scale for Women: Psychometric Properties). I ricercatori hanno coinvolto un campione di 481 donne ventenni eterosessuali con una vita sessuale attiva ma non coinvolte in relazioni serie.
Oltre alle motivazioni alla base della finzione già emerse da altri studi (es. per non deludere il partner, per non essere considerata anormale, per porre fine al rapporto…) è stata riportata anche la seguente: fingere per aumentare l’eccitazione. Soprattutto nel caso di donne molto controllate, che fanno fatica ad abbandonarsi al piacere erotico, la simulazione dell’orgasmo, con tutti i movimenti del corpo e le vocalizzazioni che comporta, può dunque essere utilizzata come una strategia per raggiungere davvero l’orgasmo.
di Francesca Calligaro