L’immaginario erotico, come già scritto in precedenza, riguarda la capacità dell’essere umano di eccitarsi attraverso la creazione di fantasmi sessuali. Alcuni fantasmi hanno un fortissimo potere erogeno (i cosiddetti fantasmi primari) e, una volta costituiti, si fissano in modo quasi indelebile nell’immaginario. Derivano dalle prime eccitazioni erotiche infantili o dalle attività autoerotiche in adolescenza, quindi fanno parte del nostro sé erotico.
Vi è mai capitato di chiedervi: “Perché per raggiungere l’orgasmo devo pensare a…?”. Molte persone, per riuscire ad abbandonarsi al piacere, hanno bisogno di ricorrere ad un’immagine totalmente estranea al contesto, di visualizzare una determinata situazione/persona/comportamento sessuale senza capirne il motivo. Questo accade perché la fase preorgasmica fa maggiormente appello ai fantasmi primari, che riguardano generalmente “frammenti” di situazioni erogene legate alla nostra infanzia o adolescenza.
Anche l’immagine di un film, vista da bambini o adolescenti, può bastare ad impregnare per molti anni o per tutta la vita il nostro immaginario erotico. Esistono poi i fantasmi secondari che hanno una esistenza molto più breve e spesso si elaborano partendo dagli stimoli quotidiani; sono quindi a rapida estinzione. Generalmente essi sono i primi ad essere utilizzati in un contesto sessuale per incrementare l’eccitazione.
Un altro aspetto interessante da tenere presente riguarda la ciclicità dei fantasmi. Un fantasma erotico può avere un fortissimo valore erogeno in un determinato momento della vita, non essere più utilizzato per un certo periodo, e riaffiorare in seguito. Spesso il fantasma ha la funzione di colmare un bisogno psicoaffettivo specifico, ed è quindi più facile che si manifesti nei periodi di vita in cui il bisogno psicoaffettivo che lo sottende è maggiormente presente.
Per fare un esempio, l’adolescente tende ad utilizzare fantasmi di affermazione della potenza fallica, fantasmi che lo aiutano a colmare la sua carenza di mascolinità facendolo sentire virile (es. immaginare di avere attività sessuali con molte donne). Durante la vita adulta questo fantasma può essere affiancato da altri o non essere necessario per garantire l’erezione. Tra i 50 e i 60 anni, secondo gli studi di Crépault, il fantasma di affermazione della potenza fallica può tornare ad essere predominante, con la funzione di colmare un sentimento di vulnerabilità, come durante l’adolescenza.
di Francesca Calligaro