La letteratura erotica, arricchendo l’immaginario sessuale, può senza dubbio portare benefici nella sessualità del singolo e della coppia. Nella mia pratica clinica mi capita di incontrare uomini e donne che, di fronte alla domanda “che tipo di fantasie utilizza per eccitarsi/raggiungere l’orgasmo?”, rispondono “non ho fantasie”. Alcune di queste persone non hanno mai sviluppato un immaginario erotico, in molti casi perché hanno ricevuto un’educazione religiosa troppo rigida, che ha escluso la possibilità di parlare di sessualità nel contesto familiare e le ha portate a considerare il sesso un tabù. Molte donne cresciute in un contesto del genere sviluppano disturbi dell’eccitazione o dell’orgasmo: non si eccitano o non riescono ad abbandonarsi al piacere erotico perché provano vergogna o sensi di colpa, sia in un contesto di autoerotismo che in un contesto relazionale. In questi casi, all’interno di una terapia sessuale, uno degli strumenti che possono essere utilizzati per far sì che la paziente sviluppi pian piano delle fantasie sessuali è proprio la letteratura erotica. Questa indicazione può essere utile anche per quelle coppie che, dopo anni di relazione, si trovano a vivere una sessualità meccanica e routinaria, ripetendo sempre lo stesso copione in camera da letto. Leggere insieme testi erotici (per esempio “Sexploration – Giochi proibiti per coppie. Istruzioni per l’uso” edito da Mondadori) può aiutare la coppia a riaccendere il desiderio.
Se libri e film erotici possono migliorare la sessualità del singolo e della coppia, cosa dire della pornografia? La forma più diffusa di pornografia è costituita da immagini che ritraggono donne e uomini in atteggiamenti sessuali espliciti, immagini di rapporti sessuali eterosessuali o omosessuali in cui sono coinvolte due, tre o più persone. Solitamente le scene sessuali esplicite sono un “prodotto finito”; è difficile che siano inserite in un contesto erotico, in una “storia” in cui la scena sessuale è la fine di un percorso che, via via, porta il lettore/lo spettatore ad eccitarsi. Per questo motivo, ricorrere a letture o film pornografici in un contesto di coppia può essere divertente ma non è detto che aiuti a migliorare l’intimità, la complicità e la sessualità della coppia.
La pornografia, soprattutto se utilizzata in un contesto individuale come principale strumento di eccitazione sessuale, può addirittura essere nemica di una buona sessualità. Diversi studi hanno indagato l’associazione tra uso della pornografia e disfunzioni sessuali e hanno rilevato che un uso eccessivo della pornografia può essere associato a calo del desiderio e può addirittura comportare disturbi dell’erezione nell’uomo. Il consumo continuativo di materiale pornografico porta alla necessità di cercare stimoli erotici sempre più intensi per raggiungere una normale eccitazione e come conseguenza può esserci difficoltà ad eccitarsi con un partner reale.
Di Francesca Calligaro