L’inverno è bianco, freddo. Fuori spesso la nebbia copre tutte le cose. L’umido si insinua nelle ossa. Siamo coperti da strati di vestiti. Sembra quasi che il nostro corpo non ci appartenga più. Non riusciamo quasi più a cogliere le sue forme.
Ma sotto, dentro, può ancora scorrere il fuoco della passione, anzi, più che mai. Più che mai, infatti, in questa stagione si sente il bisogno di rimanere vicini, stretti, di scaldarsi reciprocamente. L’inverno non è solo il gelo, il freddo, la brina: è anche il caldo vivido fuoco del camino. Sono le fiamme che scoppiettano, le lingue di fuoco rosse, arancio, gialle e poi ancora rosse, incandescenti, che danzano di una loro vita propria e fanno scaldare il cuore. Rosso, arancio, luce, danza, lampo, scoppio.
Volete sapere come era simbolizzato l’orgasmo nell’antichità? In particolare nella civiltà egizia, di cui abbiamo il maggior numero di documentazioni? Con una fiamma, un sole, un frutto d’oro. L’orgasmo era il vivo fuoco che si trovava dentro l’umida e scura caverna dei miti e dei racconti antichi. Immediato interpretare che l’umida caverna erano i genitali femminili. L’eroe doveva riuscire a raggiungere quel fuoco e impossessarsene.
Allora, anche se fuori il freddo sembra paralizzare e avvolgere ogni cosa, anche se la natura è in totale letargo, se il nostro corpo non è più così a portata di mano, andiamo a cercarlo il fuoco della passione, a coglierlo il fuoco dell’orgasmo. Il nostro rapporto di coppia non può che esserne rinvigorito. Per controllare se, nella nostra epoca, così posteriore a quella della civiltà egizia, il sentire fosse lo stesso e le immagini simboliche somigliassero a quelle antiche, è stato proposto un semplicissimo questionario di riprova e sono state poste due domande: “Se l’orgasmo fosse un colore, che colore sarebbe? E se avesse una forma, che forma avrebbe?”
Ebbene, il 70% delle risposte, che comprendeva la fascia di età che va dai 16 ai 55 anni circa, ha segnalato prevalentemente il colore rosso, ma anche rosa, fuxia e bianco, colori comunque equivalenti e attinenti alla luce, al fuoco, al sole, mentre solo il 30% ha risposto blu, nero e azzurro (ma queste erano tutte persone oltre i 55 anni). Rispetto alla forma le risposte sono state varie: quelle prevalenti sono state di un lampo, un’esplosione che si espande a raggiera, ma anche una liquefazione, un’onda.
E voi? Di che colore e di che forma lo vedete?
(di Marina Zaoli)