Noi tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo soffermati a riflettere sul valore e l’importanza del tempo e su come (e quanto) incida nelle nostre vite. Quando parliamo di tempo, parliamo di una convenzione universalmente condivisa e stabilita dall’uomo per trovare un accordo sulla gestione delle attività quotidiane, e non, che in tutto il mondo si svolgono ogni giorno. Mi riferisco ad azioni come lavorare, mangiare, dormire, praticare sport, prendersi un break, scegliere di andare in vacanza…Il tempo però non scandisce le nostre vite unicamente da un punto di vista pratico, bensì organizza anche gli spazi mentali, i nostri “pieni” e i nostri “vuoti”.
Esiste infatti un tempo soggettivo, unico e personale, che riguarda la percezione della persona che lo sta vivendo e tutto il suo mondo interno, fatto di affetti, pensieri ed emozioni. Per comprendere meglio il concetto di “tempo psicologico soggettivo” basti pensare a quando si trascorre del tempo fisico insieme ad una persona particolarmente piacevole e amata; in tal caso, la percezione sarà talmente rapida, che sembrerà che i minuti, le ore e i giorni non bastino mai, ma volino via, tanto si sta bene con lei o lui.
Al contrario, qualora ci si trovasse a dover sopportare un soggetto antipatico e pesante, la sensazione si trasformerebbe ben presto in quella percezione distorta che il tempo non scorra mai, e la situazione verrebbe dunque vissuta come una vera e propria tortura. Questo accade perché in ognuno di noi risiede un vissuto soggettivo mentale di piacevolezza o fastidio legato a tempo-persone-situazioni; le tre cose vanno a braccetto, di pari passo in base a quelle che sono le nostre sensazioni e emozioni. Pensiamo poi ad una situazione imbarazzante, potrebbero anche essere pochi istanti, eppure la percezione del tempo si dilaterebbe magicamente all’inverosimile.
E’ dunque grazie al tempo che cresciamo, cambiamo, maturiamo e diamo valore alle nostre azioni; attraverso un tempo di inizio, uno di passaggio e uno di fine tessiamo le fila delle nostre vite e costruiamo la nostra rete di significati personali. Ogni individuo “ha i suoi tempi”, fisici e mentali, tali per cui, per potersi approcciare agli altri, occorrerà che ben si incastrino coi tempi di chi gli sta intorno, per essere in grado di intrecciare relazioni che possano sopravvivere e durare nel tempo.
Abbiamo a disposizione un tempo tutto nostro per realizzare sogni ed aspirazioni, e che darà un prezioso significato alle nostre vite. Cosa state aspettando ancora? Tempus fugit!
di Sabrina Burgoni
senza andare tanto sul difficile e parlare dela nozione di tempo universale, col quale la nostra vita dovrà prima o poi interagire,
ha colto la percezione del tempo relativo soggettivo.
La ringrazio per non aver preso in considerazione il momento della
senilità nel quale il tempo non passa più velocemente, ma fugge via
in modo talmente veloce da farci pensare immediatamente a dove ci
condurrà.