Maria Grazia Chiuri per la sua Spring/Summer 2022, presentata durante la Paris Fashion Week, nel cuore di una cornice ipnotica creata da Anna Paparatti, è voluta tornare indietro sino agli anni Sessanta, un periodo che ha parlato di rivoluzione come nessun altro.
L’heritage della maison Dior viene interpretato senza alterazione da Maria Grazia Chiuri, la quale si affida a una delle artiste più importanti del panorama culturale degli anni Sessanta e Settanta nella bella Roma. Lo scenario della sfilata, multicolor, a metà strada tra una pista disco e un gioco dell’oca in chiave moderna, accoglie le modelle che avanzano a spirale, dando l’idea di essere delle pedine in un tabellone.
Loisir e colori brillanti per la donna Dior SS 2022
Anni Sessanta, vale a dire Marc Bohan. Impossibile non conoscere il couturier capace di far cadere ai suoi piedi anche Monsieur Dior. Lo “slim look” di Bohan, la stampa dell’epoca, lo fece accostare proprio a Christian Dior con discorsi di forte impatto basati sulla libertà della donna. Una sorta di “New Look” (anni ‘40), qualche anno dopo, dove le gonne andavano allargandosi dolcemente fermandosi appena sotto il ginocchio, il punto vita appariva sinuoso e la silhouette slanciata.
La creative designer di Dior ha fatto un’ottima ricerca della moda di quegli anni, portando in passerella un messaggio di libertà e, soprattutto, di novità. Le nuances accese sono l’elemento catalizzatore di tutta la sfilata: arancio, framboise, giallo, verde e rosso si sono rivelati compagni ideali per gli abiti dal taglio ad A.
Maria Grazia Chiuri si diverte a far interpretare al suo pubblico un testo contenente un meta-testo. La sua sfilata porta in scena due mission: dare un senso al loisir della moda fondato sulla creatività e sul lungo lavoro che c’è dietro e indicare una strada per un immediato restart. Come dice la creative director: “ it’s getting late!”.
L’audacia di Maria Grazia Chiuri
Il fil rouge artistico, prettamente al femminile, per Maria Grazia Chiuri è una costante evidente. Lei è geniale al punto da riuscire a mettere la moda al servizio dell’arte e viceversa, con un fashion show che farà parlare a lungo. La donna pensata dalla Chiuri per la Spring/Summer 2022 di Dior va oltre ai canoni emanati dalla pop art degli anni Sessanta e vuole trovare una sua dimensione al di fuori dell’allure della minigonna di Mary Quant.
Nella collezione fa capolino un capo must, ereditato da Christian Dior: la giacca. Immancabile in qualsiasi guardaroba, viene proposta in chiave urban chic con diverse declinazioni. Riprendendo il pattern signature della borsa Lady Dior, la troviamo trapuntata matelassé con impunture a vista, in denim, in pelle, e per riprendere il color block che caratterizza la SS 2022, sfilano una serie di bomber jacket a effetto evidenziatore. Insomma, il lascito artistico di Monsieur Dior viene meno per dare spazio a una nuova visione della femminilità.
La cornice si fa anch’essa promotrice del concetto ludico che la moda deve assumere, e fa adottare al suo pubblico, presente e in digital, il vocabolo: osare. Bisogna divertirsi proprio come quando si gioca e Maria Grazia Chiuri in questo è una maestra. Amante del nero lo fa opporre al bianco, andando a richiamare il design della scena a scacchi pensato per questa collezione SS 2022.
Una collezione firmata Dior non può mancare di abiti corti come inno alla sensualità e all’emancipazione di quegli anni, dettata da linee minimal che richiamano i soprabiti e contrasti cromatici. La Spring/Summer 2022 del brand è una collezione prêt-à-porter intenta a dare soluzioni per la quotidianità e decide di dare del tempo a una moda orientata solo verso le grandi occasioni. Siamo in un periodo di rinascita, e questo deve essere lo spirito da adottare, destando curiosità e desiderio di ricerca.
Durante il fashion show si vedono tailleur con giacche quadrate e tailleur pantaloni in contrapposizione con i bermuda indossati sotto la giacca Bar. Capi legati al mondo dello sport, anch’esso modo di affermazione femminile, vengono accostati a giubbotti in jeans e pantaloni.
Il make up democratico della SS 2022 di Dior
Anche il make up si fa democratico per la Spring/Summer 2022. Peter Philips, curatore dell’immagine Dior, utilizza solo il colore nero andando a creare un effetto moderno, adatto a qualsiasi età. L’unica cosa che si richiede è l’abilità nel disegno. Lo sguardo deve essere definito da due tratti che corrono su due linee parallele, senza mai incontrarsi, che non delineano l’intera rima cigliare, bensì solo l’angolo esterno degli occhi.
Una collezione ricca di significati soddisfatti dal desiderio di tornare a vivere. La Chiuri si appresta a dire che i marchi talvolta vogliono restare ancorati all’heritage classico, diventando quasi delle prigioni in grado di negare l’instaurazione di qualsiasi dialogo con le donne moderne. Dior vuole evadere da quel tunnel e rendere protagonista una donna reale, bypassando le bugie di perfezione inventate dagli uomini sull’immagine del sesso femminile e cercando di allontanare il più possibile quel mondo fatto di conservatori legati alle certezza della solita moda vista e rivista.
A differenza degli altri show visti a Londra o Milano infatti, con le misure di distanziamento e l’obbligatorio uso delle mascherine che hanno dettato le regole, nella sfilata di Dior il pubblico si strofinava le spalle a vicenda, senza problema alcuno.
Maria Grazia Chiuri indossando una giacca da smoking nera, con i capelli biondissimi tirati all’indietro, gli occhi sfumati di nero e le dita coperte con gli anelli Codagato, ha lasciato intendere che ogni sfilata è una performance e bisogna giocare su questo aspetto per far sì che ne esca fuori qualcosa di mai visto prima. Stupefacente, da far parlare.
di Agnese Pasquinelli