La sfilata Autunno/Inverno 2025-26 di Dries Van Noten non è stata solo una presentazione di moda, ma un vero e proprio passaggio di testimone. Per la prima volta dopo il ritiro del fondatore nel 2024, il brand ha sfilato sotto la direzione creativa di Julian Klausner, designer austriaco di 33 anni che ha lavorato al fianco di Van Noten per anni. Il debutto di Klausner era attesissimo: il compito di portare avanti l’eredità di una delle maison più raffinate del panorama internazionale non è semplice, ma la sua collezione ha dimostrato rispetto per il DNA del brand unito a una nuova sensibilità contemporanea.
Il debutto di Julian Klausner
Klausner non è un nome nuovo per chi segue Dries Van Noten da vicino: entrato nel team nel 2018, ha contribuito allo sviluppo delle collezioni femminili con un occhio attento al colore, ai materiali e al gioco tra maschile e femminile. La sua nomina è stata una scelta di continuità, ma anche di rinnovamento. E la sua prima collezione da direttore creativo ha parlato proprio di questo: evoluzione senza strappi, equilibrio tra passato e futuro.
Una collezione di transizione, ma con carattere
Sulla passerella di Parigi, la collezione Autunno/Inverno 2025-26 ha mostrato chiaramente il filo conduttore tra la visione originale di Dries Van Noten e quella che Klausner vuole costruire. Le silhouette hanno mantenuto quell’eleganza destrutturata tipica della maison, con un approccio rilassato ma raffinato. Velluti morbidi, lane leggere e sete fluide si sono alternati a tessuti più tecnici, in una combinazione che rende omaggio alla sperimentazione materica di Van Noten.
Il colore è sempre stato un elemento chiave del brand, e Klausner ha scelto di reinterpretarlo con una palette meno satura e più sofisticata. Toni neutri come beige, grigio e nero sono stati accesi da lampi di arancio bruciato, blu intenso e verdi bosco. E i motivi floreali, da sempre una firma della maison, sono stati trasformati in stampe più astratte e grafiche, quasi pennellate di colore su tessuto.
Dries Van Noten dopo Dries Van Noten
La domanda che aleggiava nell’aria prima della sfilata era inevitabile: cosa sarà di Dries Van Noten senza Dries Van Noten? La risposta, per ora, sembra essere rassicurante. Klausner ha dimostrato di comprendere a fondo l’anima del marchio e di saperla traghettare in una nuova fase senza snaturarla. Il suo è stato un debutto raffinato, senza eccessi o provocazioni, ma con una chiara dichiarazione d’intenti: la storia continua, con nuove sfumature e nuove prospettive.
Ora resta da vedere come evolverà il percorso del brand sotto questa nuova direzione creativa, ma una cosa è certa: l’eredità di Dries Van Noten è in buone mani.