Dalla grande mela alle rive dell’Arno
Lo stilista americano Todd Snyder porta in passerella 81 look nella cornice della stazione Leopolda, 50 capi della collezione che ha il suo nome, 31 dalla collaborazione con Woolrich, azienda della quale è da poco direttore artistico. Attesissimo il suo ritorno che non ha deluso le aspettative. La sua parola d’ordine è, sempre, rivisitare e reinterpretare i capi classici, come il parka e il cappotto del nonno. E allora via ai capi spalla in lana dai tessuti preziosi, tanto velluto, bermuda oversize e camicie di seta con stampe speciali. Le più originali? Quelle che riproducono immagini e dipinti di Van Gogh.
Il grande ritorno del gentleman USA Todd Snyder atteso da anni
Ha un ruolo chiave nella scena fashion statunitense, e si poteva prevedere questo ritorno trionfale per Todd Snyder e per la sua sfilata nella serata di apertura della kermesse. Iniziò la linea che porta il suo nome 13 anni fa. Il suo obiettivo? Realizzare versioni lussuose dei capi iconici del guardaroba maschile. I binari del successo lo portano a gestire ora 14 store di cui 4 a New York, con vendite per oltre 100 milioni di euro.
Todd Snyder e lo stile italiano, that’s love!
Lo stile italiano? Una fonte inesauribile di ispirazione per Snyder, che collabora da anni con le più grandi realtà tessili del nostro Paese. Lo dimostra scegliendo proprio l’Italia per i suoi ultimissimi capi della collezione 2024. Firenze, dice, è un sogno diventato realtà. La moda? È come musica, una miscela di vecchio e nuovo, spiega al termine della sua sfilata; gli applausi sono tutti per lui.