Mistero e scoperta, visto e non visto, decisivo e deciso, amplificato ed energico: Donatella Versace porta in passerella la magia del contrasto, con tutta l’energia che caratterizza la donna Versace.
È una donna emancipata e sexy, che sa di esserlo e che vuole appropriarsi della sua sensualità, che indossa corsetti, abiti bodycon, pantaloni in latex e colori sgargianti. È una IT girl che detta le tendenze, così come lo sono le modelle che la rappresentano: da Gigi e Bella Hadid a Emily Ratajkowski. Menzione speciale anche a Julia Fox, recentemente sotto i riflettori più che mai, e al suo caratteristico smokey-eye drammatico, riprodotto sul volto delle modelle.
Il look Y2K e l’influenza degli anni 2000
La silhouette Versace si ispira indubbiamente allo stile anni 2000 proponendo jeans a vita bassa, longuette gessate, giacche over, corsetti ricoperti da strass e bucket hat di finto pelo. Nota di merito anche ai preziosissimi choker che figurano sul collo delle modelle. È il trionfo dell’aesthetic Y2K che viene reinventato e riadattato alla Gen Z, con una strizzatina d’occhio alla cultura pop degli anni 2000 e di oggi: un perfetto connubio tra passato e presente.
Il futuro – o meglio, futurismo – lo ritroviamo invece ai piedi delle modelle: le décolleté con plateau Versace, che avevano fatto impazzire le fashion addicted nella scorsa collezione, scambiano la punta squadrata per una in pointe. Complici dell’atmosfera innovativa anche i leggings in lurex abbinati a montoni con l’iconica greca Versace nella parte superiore e i grandi occhiali da sole squadrati.
It’s all about attitude: l’audacia della donna Versace
Versace non si pone limiti, spaziando dal classico completo in tweed a naked dress con grandi borse a mano. È il trionfo della moda senza schemi, senza limiti. Limiti che il brand Versace non si è mai posto, proponendo – prima con Gianni e con Donatella poi – una versione della donna sempre più audace, emancipata e libera di fare ed essere ciò che vuole. Ogni look è uno statement, forte e deciso, come un “elastico tirato che sta per rilasciare la sua energia”, definito così da Donatella. E noi – da questa energia – non possiamo che esserne travolti.